(i)L (p)Untore
Febbraio 2002
Dall'editoriale di Salvina Monaco
«Scrivere è una delle arti liberatorie per antonomasia. Porsi davanti a un foglio bianco richiede, in un primo momento, un vero e proprio atto di coraggio: bisogna accettare di mettersi in gioco, di denudare, in qualche modo, la propria anima di fronte a un pubblico che potrebbe rivelarsi addirittura ostile se non indifferente; ma, superato il primo ostacolo, la propria iniziale inibizione, se si è fortunati, si può persino venir travolti dalla magia di una penna (...mi sia consentito almeno di immaginare uno scrittore con le dita abbracciate a una penna piuttosto che al mouse di un computer!...) di una penna, dicevo, che sembra raggiungere una propria autonomia nella corsa su un foglio che va riempiendosi di una nuova storia, di un nuovo pensiero... E, allora: l'ESTASI, con il cuore che sembra finalmente liberatosi da un peso... Per coloro i quali ci hanno chiesto il perché del giornalino e, ancor più, il perché della mancanza di un pensiero conduttore, di un intento unico che unisca i vari articoli, la risposta potrebbe trovarsi, a ben guardare, già in quanto detto poc'anzi. Ma, non volendo correre il rischio di apparire sibillini, ribadiremo che il giornalino, come n Centro Culturale "Paulu Maura", non vogliono farsi portavoce di una qualsivoglia idea politica o dedicarsi esclusivamente alla propaganda di un solo pensiero o tematica: il nostro desiderio è piuttosto quello di concedere uno spazio - vista e considerata la sua esigua esistenza nella nostra realtà quotidiana - a chiunque senta l'esigenza di esprimere il proprio punto di vista, polemico o meno; di rielaborare, magari, le sensazioni suscitate dalla visione di un film, comunicandole a quanti abbiano piacere di stare ad ascoltare; o di illustrare la propria visione della realtà creando anche paralleli con le più svariate pagine della storia ( o delle storie! ); o, ancora, di interrogarsi sulle problematiche quotidiane, cercando di esulare dai fin troppo scontati resoconti dei mass-media. In poche parole, questo giornalino e tutto quanto nasce all'interno del nostro centro culturale è frutto del sentito bisogno di comunicare con il mondo esterno, di esporre la nostra opinione. No, non abbiamo grandi pretese: siamo fin troppo coscienti dei limiti dei nostri articoli, degli errori ( e non solo ortografici! ), ma tutto ciò - del resto da noi stessi fortemente criticato - non ha potuto comunque scemare il nostro entusiasmo, generato dal piacere, oserei dire sensuale, di stringere fra le mani qualcosa di totalmente nostro. Così, il giornale e ogni altra iniziativa è, o spera di essere, testimonianza di una volontà, purtroppo fin troppo spesso taciuta o apparentemente assopita, di esserci! Ognuno di noi sta dirigendo i passi della propria esistenza verso direzioni diverse, ma abbiamo tutti, dentro le nostre anime, il desiderio di tentare ancora di vincere l'indifferenza o, peggio, l'insofferenza degli adulti che in noi giovani troppo poco credono, e di convincere i ragazzini e i giovani in generale che è possibile, piuttosto che stare, per intere serate, a Fuoriporta, spendere in maniera più proficua il proprio tempo: c'è sempre un'alternativa! E allora, animati da questo "sacro furore", da questa speranza, vi invitiamo a leggerci e ad ascoltarci: siate pur certi che saremo sempre ben contenti di accogliere le vostre critiche, purché costruttive, affinché, attraverso di esse, si possa crescere insieme e ci sia data la spinta necessaria perché possiamo offrirvi iniziative sempre più interessanti e mature. E, se tutto ciò che abbiamo realizzato fino a questo momento vi ha, come speriamo, interessato o addirittura entusiasmato tanto da desiderare di far parte anche voi del "Paulu Maura", vi ricordiamo che, a partire da dicembre e fino a gennaio, saranno riaperte le iscrizioni: saremmo davvero felici di conoscervi e di ascoltare le vostre proposte! Tra l'altro, potreste da subito aiuterei nella i realizzazione dei nostri futuri progetti: i prossimi numeri del giornalino, che potrebbero accogliere i vostri articoli o suggerimenti di vario i tipo; la proiezione di una rosa di film dal titolo: "tutte le donne del mondo", perché si possa guardare, una volta tanto, la realtà che ci attornia attraverso la prospettiva e la sensibilità i femminile; e, ancora, l'ideazione e messa in atto di un cortometraggio con la regia di Fiodor Bonaviri. Dunque, non ci resta che augurarvi una buona lettura!!»
Molto del materiale è scaricabile in formato pdf cliccando sull'icona