24 settembre 2010
La Pigghiata
Lettura a più voci del poemetto in endecasillabi di Paolo Maura (versione Acireale)
«È possibile ricostruire la biografia di Paolo Maura attraverso le notizie trasmesse dal canonico Corrado Tamburino Merlini e da Luigi Capuana, alle quali si intrecciano quelle desunte dalla sua produzione poetica, in particolare dal poemetto a carattere satirico La Pigghiata. Paolo Maura nacque a Mineo (Catania) il 23 gennaio del 1638 da Carlo e Petra Maura. Frequentò il collegio gesuitico menenino, Dove studiò retorica, lettere toscane e latine. Trascorse la sua vita nell’agiata villa di proprietà in contrada Camuti, detta Chianu a Maura, nei pressi della quale si trovava la magica Pietra della Poesia, da tempo immemorabile fonte di ispirazione dei poeti siciliani.
La prima fase giovanile del Maura fu caratterizzata dall’innamoramento per una giovane della nobile e ricca famiglia Maniscalco, una delle più potenti di Mineo. La ragazza venne rinchiusa, come monaca di clausura, nel monastero di Santa Maria degli Angioli a Mineo. Il Maura indomito, secondo la leggenda, si introdusse nel monastero, una volta scoperto fu accusato di pubblico scandalo. A seguito di quanto occorso venne rinchiuso nella Vicaria di Palermo. L’episodio è narrato proprio del poemetto che leggeremo stasera: La Pigghiata.
Non si hanno documenti per stabilire con esattezza quando fu arrestato né quanto tempo rimase in carcere, sappiamo soltanto che uscì tra il 1672 e 1673. Lo stesso anno ed esattamente il 23 gennaio proprio il giorno del suo trentacinquesimo compleanno, sposò Doralice Limoli, figlia di Claudio e Agrippina Limoli. La moglie morirà prima del poeta, a lei post mortem dedicherà versi intensi e delicati, lontani dal tono satirico che gli era tipico.
La travagliata vita del Maura si incrociò con la tremenda tragedia del disastroso terremoto del 1693, che gli ispirò uno dei componimenti più toccanti. Alla stessa stregua del cambiamento dello stile di vita va registrato un cambiamento radicale nel tipo di produzione poetica, dal giovanile tono satirico si passa ad un tono prettamente moraleggiante, con un’analisi lucida degli errori del passato, e nell’intento di offrire il suo esempio come monito per frenare l’impeto giovanile.
L’ultima produzione del Maura affronta il tema della morte, che il poeta dovette sentir prossima e che ineluttabilmente sopraggiunse il 24 settembre del 1711. Proprio oggi 299 anni fa.
L’anno prossimo il Centro Culturale Permanente Paulu Maura commemorerà il trecentesimo della morte con una serie di iniziative culturali. La lettura de La Pigghiata vuole essere il prologo dell’anno mauriano».
____________________________________________
Il volume è scaricabile in formato pdf cliccando sull'icona