Il 28 novembre 1991 con statuto depositato presso il notaio Vigneri di Catania è nato ufficialmente il Centro Culturale Permanente «Paulu Maura».
Con fondi propri, la sede (in via Luigi Capuana, successivamente presso l'ex Convento di San Francesco e in cortile Palermo, oggi via Paolo Maura) è stata attrezzata con una biblioteca, con impianti audiovisivi e altro allo scopo di creare un punto di riferimento per i menenini. Nei locali dell’associazione si sono tenute conferenze, proiezioni e mostre. In spazi esterni, fin dal 1994, si sono realizzate rappresentazioni teatrali, mostre, letture e recite pubbliche di poesie.
A partire dallo stesso anno alle attività tipiche del Centro si è aggiunta anche quella editoriale: dal '94 al 1997 vengono pubblicati 12 opuscoli nella collana "I quaderni del centro".
A partire da questi anni numerose sono state le proficue collaborazioni con altre associazioni menenine (Avis, Rinascita, La Corale "Urbs Maenarum", ecc.) e con artisti locali e non (Elia Salerno, Mariagrazia Mangiaratti, Nello Blangiforti, Franco Leggio, Gaudenzio Scrofani ecc.).
Il Centro oggi, come in passato, vuole essere uno spazio dove sia possibile realizzare un altro modo di vivere la cultura, la creatività nel rispetto della dignità di cittadini.
Il Centro si configura come la piattaforma su cui costruire un nuovo modello di associazione caratterizzato dalla presenza di cittadini attivi, cioè cittadini autonomi, solidali, responsabili, che desiderano manifestare la propria creatività nelle varie forme espressive e condividere le proprie competenze e potenzialità.
In quest’ottica si collocano le iniziative realizzate negli ultimi anni sia dall’associazione in forma autonoma, sia in collaborazione con altre associazioni (Archeoclub, Progetto Donna, Pro Loco, O.S.C.A.R., Bottega di Orpheus, No-strana ecc.). Una convenzione stipulata con l’Istituto Scolastico Comprensivo di Mineo ha portato alla realizzazione di progetti culturali destinati agli allievi, mentre il Centro si è proiettato oltre il territorio comunale con le collaborazioni con Associazioni culturali (Archeorama, ADAS, Tribe Arte, etc.) ed Enti Pubblici (Provincia Regionale di Catania - Artealcubo 2010).
In un tempo di disperante omologazione si avvertiva la necessità di uno spazio per esprimere la propria creatività, di far sentire la propria “diversità” comportamentale e palesare come si possa vivere la cultura in maniera attiva per interiorizzarla e agire di conseguenza, uscendo dal ruolo passivo di utente-fruitore per calarsi in quello di soggetto attivo che si prenda cura della cultura e dei beni culturali, ma anche dei beni comuni quali il territorio, l’ambiente, l’acqua, l’aria, la legalità, i diritti dell’uomo, la salute, l’istruzione. Un modo altro di essere cittadino, non adeguandosi passivamente agli stereotipi e ai falsi miti della civiltà attuale, non accettando acriticamente i modelli di vita “stiltelevisivo”, preferendo una vita autentica, molto più sobria, colma di dignità, perché la cultura serve a creare uomini liberi e non vassalli, valvassori o valvassini.
Se leggere, comune denominatore di tutti i soci, è un modo per tenere insieme il proprio spirito e tenere in allenamento quegli strani muscoli che nessuno sa dove siano: i muscoli della fantasia, la nostra fiaba preferita è I vestiti nuovi dell’imperatore di H. C. Andersen, in cui l’unica persona che vede e dice la verità è il bambino. Ecco che cosa è il Centro Culturale Permanente: il bambino che ha il coraggio di gridare «Ma se non ha niente indosso!», che ha il culto della verità, contro l’ipocrisia dominante della convenzione e della convenienza sociale, che crede nella cultura per la realizzazione di ogni individuo e come strada maestra per la massima espressione della sua libertà. Crediamo che in questo modo si legittima la scelta di dedicare questo Centro a Paolo Maura, vero fustigatore dell’indole e dei vizi dei suoi concittadini, e sulla cui scia idealmente abbiamo sempre collocato la nostra rotta perché:
"Divintasti cità, chi Diu ni scanza,
Cu’ t’abita ’na vota, ti rinunza;
Stravaganti cità, tutta mancanza,
Chi di bonu nun pisi mancu un’unza."
non sia questo il nostro ambiente e, soprattutto, quello in cui vivranno le future generazioni.
Se la missione del Centro Culturale Permanente è quella di fornire, specie alle generazioni più giovani, occasioni di aggregazione e di formazione laica in alternativa alle tradizionali organizzazioni attive nel territorio comunale, promuovere attività di ricerca di materiali inediti, di spunti biografici, di documenti letterari legati alla personalità del Maura è un obbligo morale per i suoi associati. Oggi tali studi hanno permesso di tracciare un profilo più chiaro e preciso del poeta, sia a livello documentaristico che letterario. Tutto ciò nella speranza di onorare al meglio la figura di Paolo Maura.